Alvaro Claudi è un cuoco che con molta passione e sapienza ha scelto di raccontare la gastronomia dell’Arcipelago Toscano, la sua storia e le sue particolarità. Ha scritto numerosi libri e organizzato diversi eventi su questo tema. Ha partecipato a numero trasmissioni televisive e radiofoniche, promuovendo la conoscenza del patrimonio gastronomico isolano, ricevendo anche diverse onorificenze per il suo impegno.
Alvaro Claudi, il cuoco-scrittore dell’Arcipelago Toscano :
Alvaro Claudi è nato a Scarperia, in provincia di Firenze, ma vive sull’Isola d’Elba da quando ha 18 anni. Sin da bambino coltiva una forte passione per la cucina. Inizia a osservare con molta attenzione le mani sapienti della nonna Luisa, intenta ai fornelli. La cucina diventa poi la sua professione. Insegna per 25 anni all’istituto alberghiero e scrive molti libri. Le sue indagini si concentrano soprattutto sugli usi gastronomici e sulle tradizioni popolari dell’Isola d’Elba. Viene invitato a molte trasmissioni radio e tv come “Sereno Variabile”, “Linea Verde”, “Uno Mattina”, “L’Italia in Diretta” e “La Vecchia Fattoria”. Inoltre, è Ufficiale Commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italia e ha partecipato a diverse missioni umanitarie in Italia e all’estero, a L’Aquila e in Iraq, in qualità di responsabile del vettovagliamento.
Alvaro Claudi racconta l’Elba con passione e entusiasmo, portando avanti una ricerca che offre scoperte sempre nuove. Studiare la storia del cibo, la sua evoluzione e il suo rapporto con i territori offre infatti tantissime sorprese. L’etno-gastronomia di Alvaro Claudi è un vero e proprio studio, una materia nella quale confluiscono storia, sociologia, agraria, zootecnica, chimica e addirittura la storia dell’arte. Il cuoco racconta che sin da quando era studente a Firenze era solito visitare Palazzo Pitti e il giardino di Boboli. Questo gli ha permesso di sviluppare una fortissima passione per l’arte, che non l’ha mai abbandonato. Arte, cibo, costumi e usanze popolari si legano indissolubilmente, a suo avviso.
Lo chef ha fatto numerose ricerche sulla tradizione gastronomica elbana passando in rassegna un vastissimo patrimonio culturale legato alla tradizione orale e scritta dell’Isola. Ha intervistato vecchie cuoche, ha reperito antichi ricettari, persino quello che era nella dimora elbana di Napoleone Bonaparte. La cucina dell’Isola d’Elba nei secoli si è arricchita di numerosissimi influssi: partendo dai sapori degli antichi coloni Etruschi, fino ad arrivare a pietanze dai gusti liguri, francesi, spagnoli e addirittura turchi. L’Isola ha risentito dell’influenza dei popoli che l’hanno dominata, e non solo. Marinai e mercanti hanno dato un importante contributo allo sviluppo della cultura enogastronomica dell’Isola. Il cibo dei marinai doveva essere semplice, buono, sano e facile da conservare, il più a lungo possibile. Quest’ultima caratteristica è fondamentale per chi mette da parte provviste per intraprendere la via del mare. A questa vocazione marittima si unisce anche una tradizione montanara di origine millenaria. La terra dell’Elba è aspra e montuosa, ricca di pascoli, ideali per l’allevamento degli ovini. Alvaro Claudi ha quindi studiato a lungo la tradizione elbana dei pascoli e della produzione di formaggi locali. Nel cibo sapori, odori e colori si fondono, trasformandosi in un patrimonio unico, da preservare con grande cura.
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Foto CC0 da rawpixel
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