Il Monte Cocchero da anni attira archeologi, curiosi e appassionati del mistero. È un’altura di 313 metri, caratterizzato dalla sua natura incontaminata e selvaggia. Il suo nome deriva da una parola elbana “chiùccolo”, che per l’appunto significa “altura”. Questo termine è molto simile al suo equivalente còrso (cùcculu) e sardo (cùccuru).
Tutto inizia nel 1962, quando l’archeologo Giorgio Monaco inizia a studiare la zona. Sulla cima dell’altura si trovano molte coti di porfido granitico. Sono sparse in maniera caotica, eppure l’archeologo intravede nella loro disposizione un semicerchio, digradante sulle pendici orientali per una cinquantina di metri. I monoliti sono di origine naturale, ma Giorgio Monaco rileva delle modifiche compiute da mano umana, due menhir sono stati spostati.
Nell’area trova anche ossa animali, soprattutto ossa suine ed evidenti segni di una frequentazione umana del luogo. Rinviene, infatti, un macinello di pietra verde, una macina per i cereali e frammenti di ceramica risalenti all’età del Bronzo finale, tra il 1200 e il 1000 a.C.. Molto probabilmente chi si era insediato in questo luogo si dedicava all’agricoltura e all’allevamento. Resta però difficile comprendere la funzione dei monoliti.
Questi sono forse i resti di un antico luogo di culto? La cosa non è chiara, le letture in merito sono discordanti. Sull’isola d’Elba sono stati già rivenuti siti megalitici destinati al culto, situati sul massiccio del Capanne. Molto celebre, a questo proposito è il sito di Sassi Ritti, luogo estremamente suggestivo e pieno di mistero. Tuttavia, i siti megalitici di culto si trovano quasi tutti concentrati nella stessa zona dell’Isola e non si trova un particolare collegamento tra quei luoghi e l’altura del Còcchero. Inoltre, i Sassi Ritti sono monoliti molto stretti e allungati, di fattura completamente diversa rispetto a quelli del Còcchero. Le loro dimensioni di questi ultimi sono notevoli e il loro spostamento sarebbe stato sicuramente molto complesso per la piccola comunità agricola che viveva sull’isola. Giorgio Monaco, esaminando i massi presenti sull’altura aveva rilevato figure umane e animali. La cosa è stata smentita, molto probabilmente quello di Monaco è stato un caso di pareidolia.
Un dato da prendere in considerazione è anche il fatto che negli anni Trenta del Novecento questa area è stata utilizzata per scopi militari, con la costruzione di bunker e di piazzole di tiro. Lo spostamento di alcuni menhir potrebbe risalire all’epoca. Per necessità strategico-militare probabilmente si è preferito dislocare altrove gli imponenti massi.
Nessuna tesi può essere definitivamente confermata o smentita. Il mistero tuttavia resta, questo luogo affascina e richiama persone da tutto il mondo. Visita anche tu la misteriosa altura del Còcchero e i misteri dell’Elba, scopri come raggiungere l’isola via mare.
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Da herbert2512 per Pixabay
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