Al Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba dal 1° luglio al 2 ottobre si terrà la mostra “Il ferro e l’oro. Rotte mediterranee tra Etruria e Oriente”, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Il ferro e l’oro. Una mostra sugli Etruschi a Rio nell’Elba
La mostra indaga i profondi rapporti commerciali e culturali intessuti tra Etruria, Grecia e Medio Oriente tra VIII e VII secolo a.C. L’Isola d’Elba, infatti, ha sempre attirato l’attenzione di molti popoli, considerate le preziose risorse minerarie delle sue colline metallifere. Non solo l’Isola era ricchissima di ferro, ma si trovava anche al centro di un crocevia di scambi marittimi molto fiorente. I mercanti greci raggiungevano regolarmente le coste tirreniche, creando una fitta rete di scambi e di commerci, testimoniata da tantissimi reperti archeologici.
Gli stretti contatti tra etruschi e mercanti greci si erano molto intensificati. Le famiglie etrusche più altolocate acquistavano quindi pregiati manufatti greci e mediorientali, la cosa era diventata di grande tedenza. In breve tempo gli artigiani etruschi iniziarono a imitare con grande maestria questi oggetti, che rappresentavano un vero e proprio status symbol nella società etrusca del tempo. Disporre di oggetti in stile orientale significava infatti appartenere a una di quelle famiglie abbienti e molto potenti, che avevano contatti con i mercanti stranieri. Nasce così una vera e propria moda nell’arredamento e nel vestiario. Mode e modelli culturali greci e orientali si affermano anche in Etruria e da lì si diffonderanno poi in tutta la Penisola, diventando dei punti di riferimento dell’estetica dell’epoca.
Sono molti i reperti che ci testimoniano questa tendenza. Parte di questi sono conservati nel Museo Archeologico di Firenze. In occasione della mostra “Il ferro e l’oro. Rotte mediterranee tra Etruria e Oriente”, li troviamo esposti a Rio nell’Elba. Troviamo splendidi corredi funebri, rivenuti nelle sontuose tombe della nobiltà etrusca, che manifestano espressamente questa “orientalizzazione” dell’arte locale. Ci sono gioielli in oro che mostrano l’elevatissimo sviluppo dell’oreficeria etrusca, collane d’oro con pendagli antropomorfi provenienti da Vetulonia, datati alla metà del VII secolo a.C. Sono esposti vasi come la celebre Situla di Plikasna, nella quale gli archeologici hanno rintracciato tanto elementi greci che fenici. Sempre da Vetulonia, dal tumolo della Pietrera, troviamo anche porzioni di statue di pietra che rappresentano la testa e il busto di una donna implorante in stile orientale.
La mostra “Il ferro e l’oro. Rotte mediterranee tra Etruria e Oriente” è stata curata da Marco Firmati, direttore del Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio dell’Elba, in sinergia con il Museo archeologico nazionale di Firenze. L’intento principale è quello di far conoscere e valorizzare l’antichissimo patrimonio storico dell’Isola, mostrando anche l’interessantissimo e pacifico incontro tra diverse civiltà. La mostra sarà visitabile dal 1° luglio al 2 ottobre dalle ore 9.00 alle 12.00, dalle 18.00 alle 23.00.
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Foto di Sailko per Wikimedia
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