Quando si parla di biodiversità, o di diversità biologica, si fa riferimento alla varietà di organismi che popolano un certo ecosistema. Oggi se ne parla sempre più spesso perché tanti sono gli ecosistemi minacciati dall’attività dell’uomo: molte specie animali e vegetali spariscono, o comunque corrono un serio rischio di estinzione. Preservare la biodiversità di ogni ambiente diventa un modo concreto di prendersi cura della natura e del futuro del nostro pianeta. Tante le iniziative realizzate a riguardo, una delle più interessanti è quella degli orti e dei giardini diffusi. Negli ultimi anni l’Isola d’Elba si è distinta a riguardo con progetti veramente all’avanguardia.
Il giardino diffuso e la tutela della biodiversità:
Già dal 2015, diverse strutture alberghiere dell’Isola d’Elba si sono impegnate nella relazione di un giardino diffuso. Sono stati realizzati giardini e orti nei quali piantare antichi alberi da frutto tipici dell’Isola. Molte specie elbane di alberi da frutto sono state dimenticate negli anni. Riscoprire le piante autoctone diventa importante tanto per preservare l’habitat naturale dell’Isola d’Elba, che per esplorare un patrimonio gastronomico molto antico. Frutta e verdura locali hanno sapori caratteristici che rientrano in una tradizione culinaria molto antica. Sono alimenti di altissima qualità, prodotti a km0, coltivati senza l’utilizzo di prodotti chimici industriali.
Per questo, gli ecoalberghi dell’Isola d’Elba hanno scelto di piantare alcuni di questi alberi da frutto direttamente nei loro giardini. È nato così un giardino diffuso, un giardino “distribuito” in ogni struttura coinvolta nel progetto. Ogni struttura ha deciso di prendersi cura di una specie diversa. Sono stati aggiunti anche cartelli e distribuito del materiale informativo, in modo tale da spiegare ai visitatori le peculiarità di ciascuna coltivazione.
Grazie a questa iniziativa è stato possibile tornare ad assaporare più di trenta diverse varietà di frutta e di verdura, si va dalle albicocche alle mele, dai fichi alle susine. Si sono riscoperti frutti caratteristici come la Pera Rugginosa, la Pesca Sanguigna Ottobrina, Melangole, Marasche, Fichi Poponi e Pesche Spiccicaiole. Sono stati coltivati ortaggi come il Cavolo Nero elbano e la Cipolla della Zanca e Patresi, o erbe aromatiche come la Nipitella (Mentuccia) e la Persa (Maggiorana). Si tratta di prodotti dall’aspetto curioso e irregolare, che molto difficilmente possiamo trovare commercializzati. Eppure, hanno un gusto unico e ottime proprietà nutritive.
Turisti e curiosi hanno potuto visitare questi giardini, guidati da specialisti che hanno illustrato loro i dettagli di questa operazione. Negli anni sono state organizzate diverse serate tematiche sulla biodiversità e la sensibilizzazione alla questione ambientale. Le visite ai giardini sono state inoltre un’occasione perfetta per riscoprire il nostro patrimonio artistico e culturale più nascosto. Non da ultimo, questi tour sono stati accompagnati dalla degustazione delle specialità locali, realizzate proprio con i prodotti del territorio. Si sono quindi assaggiate dolci confetture, minestre di verdure, sughi di pesce e piatti di carne sapientemente aromatizzati.
La cucina elbana offre delle specialità uniche, imperdibili per gli amanti della buona tavola. Da provare!
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Photo Credits:
Foto di Marko Milivojevic per Pixnio
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