L’isola d’Elba attraverso gli occhi di Dylan Thomas: un poeta a Rio Marina

Dylan Thomas, giovane e celebre poeta degli anni ’40, fu uno di quegli artisti che rimase colpito dalle bellezze dell’isola d’Elba. Trascorse una sola estate a Rio Marina ma quei pochi giorni riuscirono a rinfrancare un animo alla ricerca della semplicità e di una vita autentica, lontana dagli intellettualismi. Grazie a Luigi Berti scoprì l’accoglienza dell’Elba e degli elbani.

L’isola d’Elba attraverso gli occhi di Dylan Thomas, un poeta a Rio Marina:

• Dylan Thomas, un poeta controverso
• L’amore di Dylan Thomas per Rio Marina

Dylan Thomas, un poeta controverso

L’isola d’Elba e i suoi paesaggi selvaggi hanno rapito il cuore di molti artisti e poeti nel corso del tempo. Come non ricordarsi di Luigi Berti che, oltre ad aver prodotto grandi opere, fu il traduttore di numerosi autori angloamericani. Uno di loro, un grandissimo amico, fu Dylan Thomas. Uno dei poeti più originali e trasgressivi degli anni ’40, proveniente dallo Swansea, nel Galles, ebbe l’occasione di trascorrere le vacanze estive del 1947 in Italia.

Con l’occasione di incontrare Luigi Berti, perché pubblicasse le traduzioni di alcune sue poesie nella sua rivista “Inventario”, Dylan Thomas visitò molte città d’arte e approdò a Firenze. Conobbe con alcuni celebri uomini di cultura fiorentini, tra cui Eugenio Montale. Da lì, espresse il desiderio di trascorrere gli ultimi giorni della sua vacanza all’isola d’Elba, con la compagnia di Luigi Berti che era originario di Rio Marina.

Dylan Thomas era un poeta visionario, avvezzo ad anafore e allitterazioni pregne di emotività e irriverenza. Un ardore per le parole nato sin da piccolo, evolutosi  in una poetica particolare e non sempre apprezzata. Fu però un’icona nel panorama artistico giovanile, un “poeta maledetto” che non ebbe paura di sconvolgere metriche e convenzioni.

Una poesia dissoluta per un poeta dissoluto: traditore seriale, soffriva d’asma ma era un bevitore incallito che non riusciva a tenersi un soldo in tasca, ma in qualche modo riusciva a farsi benvolere dai suoi amici. Morì a 39 anni: visse una vita breve, tormentata e intensa.

L’amore di Dylan Thomas per Rio Marina

Questa personalità eclettica e particolare non passò inosservata a Rio Marina, sull’isola d’Elba. Proprio lì, assieme alla sua famiglia, si stabilì in un albergo e assaporò la bellezza del territorio. Fu una vacanza particolare perché il cocente Sole elbano non fu un toccasana per Dylan Thomas. Soffriva molto il caldo, ma allo stesso tempo trovò ristoro nelle limpide acque del mare e nei suoi panorami meravigliosi.

In un messaggio scrisse: “Fortunato Napoleone! Questa è un’isola bellissima e Rio Marina il più strano villaggio che esista: vi abitano soltanto pescatori e minatori; pochi turisti, nessuno dei quali straniero. Severo all’estremo. Qualcosa di simile a una Chaer-civeen latina. Avvisi “Proibite le risse” in tutti i bar. Cognac all’Elba a tre penny. Ovviamente nessun orario di licenza. Fare il bagno è meraviglioso”.

Nonostante queste difficoltà, incontrò nella semplicità degli elbani un’accoglienza inaspettata, vicina all’animo leggero con cui prendeva le cose. Si racconta che nel suo soggiorno fece simpatia agli abitanti di Rio Marina e trascorse con loro molto tempo a bere vino pur non parlando una parola di italiano. Le miniere, le aspre scogliere, le vie strette e le bettole gli ricordavano molto il Galles. Trovava nei minatori elbani tutto ciò che c’era di positivo nei gallesi: gente rude e schietta, ma sincera e di cuore.

In questi giorni compone A country Sleep, dedicata a sua figlia, che il mondo oggi ricorda come la più bella opera mai scritta dall’autore.

Se volete scoprire le bellezze di Rio Marina prenotate il vostro biglietto per un traghetto all’Isola d’Elba. Con il nostro comparatore di traghetti online potrete raggiungere il porto di Rio Marina, il più grande dell’isola dopo Portoferraio. Scoprite le tratte disponibili.

Photo Credits
Foto di Toni Pecoraro da Wikimedia