Italo Bolano, pittore e professore di storia dell’arte, originario di Portoferraio, è stato una delle figure più rappresentative e originali della scena artistica dell’Isola d’Elba. È venuto a mancare nel 2021, ma l’Isola continua a omaggiare il suo artista con molte iniziative interessanti e con spazi dedicati alla sua opera e alla sua memoria.
Italo Bolano, un genio artistico tra l’Isola d’Elba e il mondo:
Italo Bolano è nato a Portoferraio nel 1936. Ama l’arte praticamente da sempre e si distingue sin da giovanissimo per il suo talento precoce. Viene infatti notato dal prof. Alfonso Preziosi, illustre letterato elbano, che decide di promuovere la sua arte, organizzando la prima mostra personale del giovane pittore. Italo Bolano ha solo quattordici anni. Espone poi a Monaco di Baviera. Studia al liceo artistico, a 17 anni si trasferisce a Firenze. Lì però l’arte moderna trova poco spazio, Bolano guarda alle avanguardie e inizia un percorso di ricerca molto personate. Si trova vicino all’action painting americana. La sua è un’arte esistenziale, che si avvicina al jazz, al teatro dell’assurdo e alla musica dodecafonica. Incarna lo spirito di un Novecento libero e cosmopolita, senza perdere di vista le sue origini. Racconta l’Isola d’Elba e non a caso i suoi primi soggetti sono proprio pescatori e minatori, un elemento ricorrente è il dolore di queste figure. Bolano stesso definisce la sua pittura come “tragica”.
Insegna Storie dell’Arte, si dedica alla composizione architettonica, studia arredo urbano a Gerusalemme, Parigi e Barcellona. Visita l’India e ne rimane particolarmente affascinato.
Nel 1965 Italo Bolano fonda un Centro d’Arte in un vigneto rimasto abbandonato per la crisi agricola del Dopoguerra. Il centro diventa presto un importante punto di incontro tra artisti, capace anche di attrarre importanti figure sia dall’Italia che dall’estero. Nasce così l’Open Air Museum dell’Isola d’Elba e prende forma il progetto del “Museo Diffuso all’aria Aperta”. Realizza opere monumentali d’acciaio, in ceramica e vetro.
Realizza importanti cicli pittorici dedicati alla vita di Cristo, di Napoleone Bonaparte, al poeta suo grande amico Mario Luzi e a tutte le donne dell’Isola d’Elba.
Oggi nel Museo di Arte Sacra nella Chiesa di San Gaetano di Massa Marittima è possibile ammirare sedici tele di grandi dimensioni realizzate proprio dall’artista. Nel 2002 la Regione Toscana ha organizzato la mostra “Napoleone a Waterloo”, che è diventata poi un’esposizione itinerante di 160 opere di Italo Bolano dedicate a Bonaparte e alle sue battaglie: olii su tela, acrilici e acquerelli.
Molte sue opere sono anche all’estero. Ad esempio nella fabbrica Wietke di Berlino, in collezione pubbliche e private di Amburgo, Amsterdam, Basilea, Bruxelles, Dallas, Londra, Monaco di Baviera, e non solo.
Il Comune di Portoferraio ha dato il suo nome al Museo d’Arte Moderna che si trova nelle fortezze medicee di Portoferraio.
L’artista elbano ha lasciato una grande eredità alla sua Isola. La Fondazione a lui intitolata sta proponendo diversi progetti per promuovere la sua arte e sostenere nuove attività artistiche sull’Isola. Il suo Open Art Museum verrà ristrutturato e rimodernato. Oggi il Centro Museo ospita diverse esposizioni, offre spazi per le conferenze, laboratori artistici e teatrali, nonché un bookshop. È stato uno dei primi sentieri dell’arte moderna riconosciuti dalla Regione Toscana (TRAART). Da gennaio 2022 fa parte del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano SMArT.
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