L’Isola d’Elba è una località che non finisce mai di sorprendere. È la meta ideale per il turismo balneare estivo, e non solo. Gli amanti della storia e dell’arte troveranno sull’Isola d’Elba tantissimi tesori nascosti da scoprire. Da questo punto di vista, gli edifici religiosi elbani hanno molto da raccontarci sulla storia dell’Isola, in particolare in epoca medievale. Scopriamo di più su questo argomento, delineando un itinerario alla scoperta delle chiese romaniche dell’isola d’Elba, in particolare sulle sue pievi.
Itinerario alla scoperta delle chiese romaniche dell’isola d’Elba:
Nel Medioevo le pievi erano chiese di campagna che amministravano il sacramento del battesimo e svolgevano diverse funzioni amministrative e civili, simili a quelle degli attuali comuni. Questi centri rappresentavano dei punti di riferimento essenziali per gli abitanti dell’Isola d’Elba, in particolare per la popolazione meno abbiente. Il termine pieve si collega, infatti, al latino “plebs”, ovvero “plebe”. Le pievi venivano costruite negli snodi importanti dell’Isola, divenendo un punto di raccordo di più centri abitati. Queste strutture erano quindi fondamentali per le comunicazioni e per l’amministrazione dell’Isola d’Elba. In epoca medievale, l’Isola d’Elba aveva quattro differenti pievi che facevano capo al vescovo di Massa Marittima. Intorno a queste sono state costruite altre chiese, molte delle quali non giunte a noi. Tuttavia, possiamo ammirare ancora oggi diverse tracce di questo passato.
La Chiesa di Santo Stefano delle Trane si trova a Portoferraio, in località Magazzini. Ancora oggi la struttura è adibita alle funzioni religiose. È uno dei più noti esempi di architettura religiosa dell’Isola d’Elba in stile romanico. L’edificio è stato costruito nella seconda metà del XII secolo. Architettonicamente ha una struttura molto semplice, formata da un’unica navatella absidata che in passata era coperta da capriate lignee. La Pieve di San Lorenzo si trova tra Marciana Marina e Marciana. Ha la struttura tipica delle chiese romantiche dell’Elba: un’unica navata rettangolare con un’abside semicircolare. Il rivestimento murario è realizzato in granito. Oggi sulla facciata di questa pieve si possono osservare due pilastri appartenente al campanile a vela che un tempo la sormontava.
La Pieve di San Giovanni in Campo si trova su un fianco del Monte Perone, sopra i borghi di San Piero e Sant’Ilario. Rappresenta l’edificio religioso più esteso conservato sull’Isola d’Elba. Anche la sua costruzione può essere datata alla seconda metà del XII secolo. La sua architettura ricorda moltissimo quella della Pieve di San Lorenzo. Le sue pareti sono rivestite da granito. Una cava di questo materiale si trova non poco distante dall’edificio. La sua facciata è inquadrata da due lesene angolari e il suo campanile a vela in parte è ancora integro.
La Pieve di San Michele è a Capoliveri, in località San Rocco, nella parte sud-occidentale dell’Isola d’Elba. Anche questo edificio risale alla prima metà del XII secolo, rappresentando la più antica testimonianza dell’architettura romanica elbana. Oggi possiamo vedere solo pochi ruderi appartenenti alla struttura originale, tuttavia, questi resti ci testimoniano che l’edificio vantasse un alto valore artistico e architettonico. La sua struttura segue quella delle altre pievi, ma il suo rivestimento si caratterizza per la scelta di un calcare locale sfumato di rosa.
A San Piero In Campo, ai piedi del Monte Capanne, si trova la chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Campo. La sua edificazione è databile tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII secolo. La sua struttura è divisa in due navate absidate. È stata restaurata nel 1960. Al suo interno sono conservate tele risalenti al Quattrocento e al Settecento, nonché un altare in marmo risalente al 1792.
Photo Credits:
Foto di Etienne (Li) per Wikimedia / Carlo Pelagalli per Wikimedia
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