L’Isola d’Elba vanta una storia millenaria, che si perde nella notte dei tempi. La celebre isola dell’Arcipelago Toscano non è stata solo il celebre luogo d’esilio di Napoleone Bonaparte. L’Isola d’Elba è stata uno snodo fondamentale dei commerci marittimi nel Tirreno sin dal tempo degli Etruschi, una delle città più antiche, prospere e misteriose che hanno popolato il Mediterraneo. Delineiamo insieme un itinerario sulle tracce degli Etruschi per scoprire di più sulla storia e sulle bellezze dell’Isola d’Elba.
Storia dell’isola d’Elba: itinerario sulle tracce degli Etruschi:
Prima di concentrarci sull’itinerario da seguire per scoprire di più sugli insediamenti etruschi sull’Isola d’Elba, facciamo una breve panoramica sulla civiltà etrusca. Gli Etruschi sono una popolazione italica dall’origine incerta, vissuta tra il IX e il I secolo avanti Cristo nell’Italia centrale, in una regione che allora veniva chiamata Etruria e corrispondeva all’odierna Toscana, all’Umbria occidentale e al Lazio centro-settentrionale. Gli Etruschi si sono stabiliti anche in alcune zone della Pianura Padana, in Corsica e nelle Isole dell’Arcipelago Toscano. Le popolazioni etrusche si erano organizzate in una confederazione di città stato. Gli Etruschi erano noti per essere fini artigiani, commercianti e grandi amanti della convivialità, le loro città erano molto fiorenti. La loro lingua non è stata ancora del tutto compresa e la maggior parte delle informazioni che abbiamo sulla loro civiltà derivano dai ricchi scavi funerari rimasti intatti ancora oggi.
L’Isola d’Elba è stata abitata dagli Etruschi sin dalla fine dell’Età del Ferro. L’aristocrazia etrusca aveva fatto fortuna proprio grazie al commercio dei metalli ricavati dai giacimenti minerari dell’Elba. Gli Etruschi avevano sviluppato un sistema molto raffinato di estrazione e di lavorazione dei metalli elbani, per commerciare questi beni con tanti popoli del Mediterraneo, inclusi i greci. Molte tracce di questo passato sono visibili ancora oggi. Vediamo più nel dettaglio quali luoghi dell’Isola d’Elba ci raccontano questo passato:
Il Museo civico archeologico del Distretto minerario di Rio nell’Elba è sicuramente uno dei musei più ricchi di testimonianze della civiltà etrusca, come ceramiche e oggetti in bronzo provenienti dalle tombe e dalle necropoli toscane. Questo museo illustra la storia dell’Isola dal III millennio avanti Cristo fino al Medioevo, concentrandosi sulla presenza dei giacimenti minerari dell’Elba. Qui sono esporti reperti databili dalla fine III e gli inizi del II a.C., di cui buona parte provenienti dalla sepoltura collettiva della Grotta di San Giuseppe. Sono conservati anche strumenti dell’età del Bronzo e della prima età del Ferro, nonché corredi etruschi arcaici e corredi ellenistici della necropoli del Buraccio. Qui si custodiscono reperti delle antiche fonderie elbana di epoca romana. Secondo alcuni studiosi, attraverso questi utensili sono state prodotte le armi che sono servite ai romani per sconfiggere Annibale, il noto condottiero cartaginese. Il museo si trova nel centro di Rio nell’Elba, sotto la terrazza panoramica del Barcocaio.
Il Museo Civico Archeologico di Marciana raccoglie reperti che provengono dai più antichi insediamenti elbani, partendo dal Paleolitico. È stato il primo museo archeologico dell’Isola, la sua inaugurazione risale al 1968. Qui si sono custoditi molto rinvenimenti di tombe etrusche. Queste tombe si trovavano in alcuni ripari sotto le rocce del Monte Capanne. Gli archeologi hanno rinvenuto vasi e diverse ceramiche etrusche e corinzie, più nel dettaglio come vasellame in bucchero, ceramica etrusco-corinzia e corinzia, fibule e coppe ioniche. Il Museo Archeologico è situato nel centro storico di Marciana, in posizione sopraelevata. Si consiglia quindi di arrivare in bus o di parcheggiare all’esterno del centro storico, per seguire poi a piedi le indicazioni che rimandano per via del Pretorio. Da qui è possibile ammirare un’ottima vista, muovendosi per le stradine di questo suggestivo borgo medievale elbano.
Il Museo Archeologico di Portoferraio si trova nella Fortezza della Linguella, un luogo anticamente destinato alla conservazione del sale. Il museo è stato aperto al pubblico nel 1988. Qui sono esposti reperti archeologici provenienti da tutto l’Arcipelago Toscano che risalgono al periodo di tempo compreso tra VIII secolo avanti Cristo e al V secolo dopo Cristo. Questi ritrovamenti ci testimoniano come l’Elba fosse un crocevia di popoli. Etruschi, Greci e Fenici avevano rapporti commerciali intensissimi. Questo testimonia egregiamente quanto il mar Tirreno rappresentasse un motore di connettività tra popoli lontani e differenti già millenni fa. Fenici, greci, etruschi, e latini poi, hanno visto nell’Isola d’Elba un punto d’incontro perfetto per il commercio e per lo sviluppo delle loro relazioni politiche e culturali.
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Photo Credits:
Foto di Carole Raddato per Worldhistory.org / Sailko per Wikimedia
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